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Max Gazzè



Didascalia: nelle foto di Veronica alcune immagini “rubate” durante il concerto di Max Gazzè

Anche quest’anno, come fece l’anno scorso a luglio per Iene Grandi, la mia amica Veronica mi ha inviato, in anteprima, l’articolo che uscirà nel numero di settembre sulla rivista Bacherontius.

Max Gazzè a Santa Margherita Ligure per il “Palco sul mare festival”
di Veronica Delpino

In un caldo pomeriggio estivo ero alla ricerca di qualcosa di diverso da fare in serata, quando mi capita, per caso, di leggere “Concerto di Max Gazzè” su uno dei tabelloni elettronici da poco installati nella cittadina ligure.
Ore 22.00, anfiteatro dei giardini a mare di Santa Margherita Ligure, la tredicesima edizione di “Un palco sul mare festival” colpisce ancora: la manifestazione, patrocinata dal Secolo XIX e da Radio19 e promossa dall’Assessorato al Turismo della Provincia di Genova, ha riservato al pubblico sammargheritese un “in…solito” ospite: Max Gazzè, il vincitore morale eletto al Festival di Sanremo 2008. Il titolo del suo ultimo album “Tra l’aratro e la radio” già anticipa il tema delle canzoni, un mix di antico e moderno, raccontato in una serata grazie al preziosissimo aiuto della musica. Il quarantunenne artista romano ha conquistato il pubblico delle radio e le classifiche musicali italiane con il brano sanremese “Il solito sesso”, il cui titolo incisivo e provocante nasconde, in realtà, un’estrema sensibilità e un velato romanticismo. Uno tra i più grandi bassisti e cantanti italiani per il concerto più atteso tra gli appuntamenti del festival genovese, si presenta sul palco seguito dai suoi musicisti e da una scia di fumo, così creando l’atmosfera ideale per scaldare immediatamente la piazzetta già in fermento. In camicia, giacca e pantaloni neri con i suoi inconfondibili riccioli alla “Battisti” comincia la serata con “L’uomo più furbo”, ma già da subito si percepisce nell’aria l’attesa per quella sola canzone, la colonna sonora dell’estate 2008, e non appena la batteria dà il tempo la platea comincia ad agitarsi, ma al momento del ritornello tutta la piazza canta con Max! Una serata carica di emozioni all’insegna della buona musica dal vivo è ciò che riesce a portare i brividi anche nelle più calde serate d’estate. Ecco, dunque, alcuni versi de “Il solito sesso” che racchiudono il significato dell’intera canzone e hanno colpito i fans di Gazzè per la pronfonda dolcezza espressa in essi: “Sai, qualcosa tipo ‘cielo in una stanza’ è quello che ho provato prima in tua presenza…dicono che gli angeli amano in silenzio, ed io nel tuo mi sono disperatamente perso. Sento che respiri forte in questa cornetta…maledetta, mi separa dalla tua bocca! Posso rivederti già stasera? Ma tu non pensare male adesso: ancora il solito sesso!”

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