Finalmente ieri (sabato 25 febbraio) è stato riaperto il mitico negozio di Gianno Tassio ora rinominato Via del Campo 29 rosso. Folla immensa per la grande occasione (arrivato in ritardo) non sono riuscito a raggiungere le prime file e fare quindi foto decenti.
Inserisco qui un articolo tratto da “Genova oggi”
Non solo Fabrizio De Andrè, ma anche Luigi Tenco, Umberto Bindi, Ivano Fossati, Gino Paoli, e molti altri, senza disdegnare nemmeno i nuovi, giovani cantautori genovesi: il civico 29rosso di Via del Campo é un museo, un negozio, un punto d’incontro, e molto di più. E’ una sintesi della cultura musicale genovese, un punto dove il passato e il presente, l’antico e il moderno si fondono in un mix davvero unico nel suo genere. Da Via del Campo, da sempre il simbolo delle imprescindibili suggestioni evocate da Fabrizio De André in una delle sue più celebri e più belle canzoni, un corridoio bianco costellato di splendide immagini in bianco e nero conducono in questo antro su due livelli, dove fra teche e scaffali si possono trovare dischi, immagini, video, rarità, cofanetti, magliette, gadget di ogni tipo e vere e proprie chicche da collezione da ammirare ascoltando l’ineguagliabile musica in sottofondo.
Il civico 29rosso era il numero dello storico negozio “Musica Gianni Tassio”, ed ora è quello dell’Emporio-museo dedicato ai cantautori genovesi che ha tra le sue “mission” anche quella di richiamare l’attenzione di tutti gli amanti della musica e della poesia, al passato e al presente, della canzone d’autore che é una delle più alte espressioni del nostro patrimonio culturale. L’Emporio aprirà ufficialmente i battenti nella sua rinnovata veste, negli stessi locali di un tempo, sabato prossimo 25 Febbraio. Grazie ad un bando pubblico il Comune di Genova ha affidato infatti la gestione ad una cordata di privati che ne esalterà le potenzialità non soltanto artistiche ma anche turistiche.
Via del Campo torna dunque a vivere proponendosi di ricreare una parte delle atmosfere cantate da Fabrizio De André e dai cantautori della cosiddetta “Scuola Genovese”, abituali frequentatori dei vicoli e dei caratteristici meandri della “città vecchia” a ridosso del Porto Antico della Superba. A questa via dell’amore mercenario, a poche centinaia di metri dal waterfront rinnovato vent’anni fa da Renzo Piano, Fabrizio De André ha dedicato una canzone che é entrata nella memoria collettiva come il simbolo delle realtà che vivono spesso ai “margini” dei quartieri alti e nelle quali possiamo scoprire inaspettate virtù. Da qui, nei labirinti della città vecchia, sono passati e hanno tratto le loro ispirazioni molti dei protagonisti di quella avventura musicale che a partire già dalla fine degli anni ’50 diede vita ad un fenomeno che si diffuse in tutto il Paese portando alla ribalta artisti di eccezionale valore come Umberto Bindi, Luigi Tenco, Gino Paoli, Bruno Lauzi, per arrivare negli anni successivi alle realtà dei nostri giorni rappresentate da artisti del calibro di Ivano Fossati, Vittorio De Scalzi e Max Manfredi. Molti di loro, in questo vicolo, oltre che compagnia e un buon bicchiere di vino, al 29 rosso trovavano in Tassio il fornitore sicuro delle ultime novità internazionali e il luogo di incontro per chi di musica si nutriva e chi la creava.