Verso la metà di settembre guardando il programma televisivo di RAI 3 “Turisti per caso” con Patrizio Roversi e Syusy Blady ho visto, tra gli ospiti in viaggi con loro, Irene Grandi. Erano in Sud Africa a visitare e raccontare i posti dell’Apartheid. Parlavano soprattutto di Steve Biko attivista anti-apartheid tra il 1960 e ’70 di cui, tra l’altro, Peter Gabriel ha dedicato una canzone. Mi colpì molto l’intensità con cui, Irene, parlava di questa persona e di tutte le persone che si battono per la libertà e i diritti di ogni popolo.
Irene Grandi ha tenuto recentemente un concerto a Santa Margherita Ligure. Inserisco un articolo di Veronica Delpino apparso su il “Bacherontius” e relative foto nella categoria “eventi”
“Bruci Santa” di Veronica Delpino
Uno degli eventi più attesi dell’estate sammargheritese per il giovane pubblico è stato quello organizzato dal “Palco sul Mare Festivai” edizione 2007, che ha avuto come ospite una grande artista della musica italiana: la cantante toscana Irene Grandi, al top di tutte le classiche radiofoniche di quest’estate grazie al suo singolo “Bruci la città”.
Martedì 24 luglio, alle ore 22, un pubblico impaziente stava aspettando la giovane artista sul palco dei giardini a mare di Santa Margherita Ligure; il sottofondo musicale partiva con altre due canzoni, fino a che, finalmente, sul palco cominciava a muoversi qualcosa: esordiva il direttore artistico dell’iniziativa Max Garbarino per introdurre l’attesa ospite della serata. Il concerto iniziava e, tra la gente presente in piazza, si avvertiva palpabile l’attesa, oltre alla curiosità per il primo pezzo che avrebbe dato il via al concerto. Con una camicia bianca trasparente, foulard, pantaloni e guanti neri, carica di energia, giungeva sul palco l’interprete di uno dei tormentoni estivi più “gettonati” da tutte le radio. Alcuni cantavano, altri preferivano fotografarla o a girare video, altri ancora chiamavano persino amici e parenti per far ascoltare la sorprendente voce dal vivo della cantante. Le hits che più hanno scaldato il pubblico di Santa Margherita Ligure sono state, come prevedibile, quelle che hanno segnato, a ritmo di musica, le calde estati passate, con cui l’artista ha confermato via via il suo successo: “Bum bum” (1995), “La tua ragazza sempre” (2000), brano con cui ha anche partecipato al Festival di Sanremo del medesimo anno, “Per fare l’amore” (2001), “Prima di partire per un lungo viaggio” (2003), “Lasciala andare” e “Non resisto” (2005). Ovviamente non è mancata la grande partecipazione dei fan ad intonare le note dell’ultimo singolo con cui Irene Grandi ha fatto il suo grande rientro nel panorama musicale italiano dopo l’anno “sabbatico” 2006. Oltre la straordinaria carica di energia che ha caratterizzato tutto il suo concerto (tanto che i suoi movimenti non permettevano ai “flash” delle macchine fotografiche di immortalarla in un istante), Irene Grandi ha confermato la sua simpatia e ironia, tipiche caratteristiche della sua regione di provenienza interagendo con il pubblico tra un pezzo e l’altro.
A metà serata arrivava il “colpo di scena”: un inaspettato cambio d’abito dell’artista che, dopo pochi minuti, rientrava sul palco con un vestitino bianco e nero scollato e con un cappello da prestigiatore sulla testa. Tra una corsa per il palco ed una battuta con il pubblico, Irene ha presentato anche il suo prossimo progetto musicale, il nuovo singolo in uscita “La finestra”, già inserito nell’album “Irenegrandi. hits” (2007).
Chi già ha avuto la fortuna di partecipare ad un concerto di musica live, potrà capire la carica che gli artisti riescono a trasmettere dal palco e l’energia con cui il pubblico risponde. Così Irene Grandi è riuscita a dare un po’ della sua vitalità alla moltitudine di persone che hanno partecipato al suo concerto nonostante lo spazio ristretto della piazza.
Giunti quasi alla fine, la cantante ci ha offerto un ultimo “colpo di scena”: dopo una delle ultime canzoni abbandonava il palco senza più dire una parola, tra lo stupore e lo sconcerto dei fan. Ma, dopo alcuni minuti passati fra applausi e urla, eccola nuovamente in scena per interpretare gli ultimi brani della serata. Poi, per l’ultima volta, Irene lasciava il palco, mentre le luci si spegnevano e ripartiva la musica di sottofondo. Il pubblico portava a casa il ricordo di un evento emozionante all’insegna della buona musica italiana che, in “tempi duri” come questi, ha tutto il diritto di essere rivalutata ed apprezzata grazie ad iniziative del genere, che hanno davvero “infiammato” Santa Margherita Ligure.